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Il lago di Tarsia venne realizzato nel 1959, con lo scopo di creare un bacino idrico in funzione delle aree della Piana di Sibari nei periodi di massima siccità. Per realizzare il lago venne creata una diga nel punto più stretto della vallata che oggi ospita il lago, chiamato "Strette di Tarsia", attraverso lo sbarramento del fiume Crati.
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Il lago Rumia è un piccolo laghetto artificiale situato in provincia di Reggio Calabria. Il lago si trova in Aspromonte, nel territorio del comune di San Roberto (nei pressi di Gambarie) ad un'altezza di 1300 m circa, a 25 km a linea d'aria dalla costa. Il lago è attrezzato per la pesca della trota ed è una conosciuta meta escursionistica.
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La diga del Menta è una diga realizzata sul corso del torrente Menta, ubicata nelle montagne dell'Aspromonte nei pressi di Gambarie, vicino Montalto, località nella città metropolitana di Reggio Calabria. L'impianto, la cui progettazione e realizzazione si è protratta dagli anni duemila al decennio successivo, è stato realizzato al fine di risolvere il problema di approvvigionamento idrico della città di Reggio Calabria.
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Il lago Angitola o lago dell'Angitola è un lago artificiale in provincia di Vibo Valentia, reato nel 1966 sbarrando il corso del fiume Angitola da cui prende nome. Situato nel territorio dei Comuni di Maierato e Monterosso Calabro.
Il Lago del Savuto, realizzato ad inizio secolo scorso nel 1926 realizzato attraverso lo sbarramento del fiume Savuto, questo piccolo lago, fu realizzato come lago di compensazione per il vicino e più grande lago Ampollino. Parte delle sue acque, infatti, vengono pompate, attraverso condotte forzate, nel lago Ampollino, qualora ce ne fosse bisogno, ossia in periodi di grande siccità. Il territorio appartiene al comune di Parenti, in provincia di Cosenza.
Le dimensioni del lago, avvicinano questo bacino artificiale, più alle caratteristiche di una palude che di un lago vero e proprio. La vegetazione e la fauna, sono infatti caratteristiche delle aree paludose. Nelle vicinanze del lago vi è la centrale elettrica e un piccolo villaggio abbandonato, un tempo utilizzato dai dipendenti della centrale.
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Il lago Esaro è stato realizzato grazie allo sbarramento incanalando le acque dell'omonimo fiume, per mezzo di una diga. Il lago ha avuto una storia piuttosto turbolenta e non ancora terminata, i primi lavori iniziarono, tra il 1979 e il 1981, più volte ripresi e sospesi, a causa di continui cedimenti della struttura. L'invaso venne costruito con l'intento di ottenere sia un bacino idrico ad uso della Piana di Sibari, e per la produzione di energia elettrica.
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l lago Ariamacina è un lago artificiale situato in Sila nella provincia di Cosenza, a 1316 metri sul mare. È il quarto invaso artificiale per ordine di grandezza, ad essere realizzato in Sila, fu creato tra il 53 e il 55, nei pressi del Lago Cecita e all'interno del Parco Nazionale della Sila, sbarrando il corso al fiume Neto allo scopo di creare un bacino idroelettrico.
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Il lago di Cecìta si trova nella provincia di Cosenza, nel cuore della Sila Grande, è uno dei tre laghi artificiale della Sila, poco distante da Camigliatello Silano in località Vaccarizzi, è il più grande lago artificiale della Sila e, nonostante sia stato creato per la produzione di energia elettrica, appare integrarsi così bene nel paesaggio della Sila da sembrare quasi fosse originario e radicato alla stessa tale da costituirne una forte attrazione turistica. Il bacino è da considerarsi come uno dei più adatti alla pesca, nei suo 10 milioni di metri cubi d’acqua ci sono in abbondanza trote, carpe e persici e, per questo motivo, viene scelto come terreno di gara delle varie associazioni di pesca sportiva. La zona circostante è ricoperta da fitte foreste di conifere, l’ideale per passeggiate ed escursioni naturalistiche, dove vi sono delle apposite aree attrezzate per pic-nic ed un luogo di ristoro aperto tutto l’anno. Il lago Cecita custodisce un incalcolabile patrimonio archeologico venuto alla luce pochi anni fa. L'attività di scavo è iniziata nel 2004 e sono stati scoperti importantissimi reperti in tutta la valle del Mucone. Antichissime testimonianze, sulle rive del lago, risalgono all'uomo di Neanderthal. Tra la fine del neolitico e l'inizio dell'età del rame (3800-3300 a.C.), tutta la Sila venne occupata da insediamenti di agricoltori e pescatori che sfruttavano le antiche conche lacustri (Arvo e Cecita) per un caratteristico metodo di pesca con la rete. L’area è servita da numerosi alberghi dove è possibile trascorrere una vacanza all'insegna della tranquillità immersi nella natura, nel cuore della Sila. Clima fresco e piacevole d'estate, il fascino della neve d'inverno. L'ampio bacino del Cecita è situato nel cuore del Parco Nazionale della Sila, circondato dai monti Pettinascura, Cozzo del Principe e Serra la Vulga, e dai maestosi boschi di Fossiata e Gallopane.
Sulla sponda orientale, in località Cupone, è stato creato il “Centro visitatori” con museo naturale annesso. Da qui si diramano sentieri numerati che permettono si esplorare gran parte del Parco Naturale della Sila e dove è facile incontrare cervi e daini che vivono nella riserva.
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Il lago Passante, conosciuto anche come Serbatoio del Passante è posto nel cuore della Sila Piccola nella provincia di Catanzaro, nel comune di Taverna. È confinante con il territorio del Parco Nazionale della Calabria, nelle vicinanze di Villaggio Mancuso, noto villaggio turistico della Sila. Sono presenti varie specie ittiche come le trote, cadevani, triche, carpe, persico reale, alborella, anguille e altre specie minori. Il paesaggio circostante, immerso nei pini secolari, trasmette una sensazione di pace e tranquillità e ricorda i più noti paesaggi scozzesi ed irlandesi. E' possibile fare delle tranquille passeggiare lungo le rive del lago o nei boschi circostanti e gli agriturismo della zona vi faranno ritornare a gustare il piacere delle cose semplici, dove potrete gustare prodotti agricoli e zootecnici realizzati dalle stesse aziende.
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Il Lago Ampollino è, per estensione, il terzo lago artificiale della Calabria dopo l’Arvo e il Cecita. È uno di quei laghi che a partire dagli anni '20 nella Sila sono stati costruiti e si sono perfettamente adattati nel corso degli anni all'ambiente circostante. Nati per lo sfruttamento idroelettrico dei numerosi corsi d'acqua della Sila, questi invasi hanno finito per acquisire una notevole rilevanza turistica ed ambientale. Il lago Ampollino fu il primo invaso artificiale ad essere realizzato nelle montagne silane. I lavori dello sbarramento iniziarono nel 1916 e terminarono nel 1927. Alla sua inaugurazione prese parte il Re Vittorio Emanuele III. Questo lago ha una caratteristica particolare, infatti bagna tre diverse provincie, quella di Cosenza, Catanzaro e Crotone e, costituisce il confine naturale tra la Sila Grande, che termina sulla sponda nord, e la Sila Piccola che parte dalla sponda sud; lungo le sue sponde sono sorti villaggi turistici e località turistiche di Trepidò, Villaggio Palumbo e Villaggio Mancuso. È in comunicazione con il lago Arvo, attraverso una condotta forzata in galleria, le specie ittiche sono pressoché uguali: trote, cadevani, triche, persici reali, carpe e altre specie minori. È il lago più alto in quota dei tre grandi invasi artificiali della Sila ed è inserito perfettamente tra le alte vette dei monti Scorciavuoi, Zingomarro, Gariglione e Montenero dove la natura rigogliosa lo ha in breve trasformato in un vero e proprio gioiello naturale, adatto sia al turismo estivo, che a quello invernale. Intorno al lago Ampollino si sviluppa una fitta flora tipicamente silana, con prevalenza delle alte foreste di conifere, abeti e pini principalmente, ma è molto frequente anche il leccio. Ricerche dirette dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria hanno individuato un importante insediamento dell'antica età del bronzo (2000-1800 a.C.) sulle rive del Lago Ampollino. Sulle rive del lago, soggette alla sommersione periodica, nel corso delle suddette ricerche sono stati individuati importanti resti archeologici attribuibili ad attività mineraria e metallurgica.
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Il lago Costantino (inizialmente denominato laghetto degli Oleandri per la presenza di tali alberi) era un lago naturale nel territorio comunale di San Luca in provincia di Reggio, in Calabria. È stato originato da una frana che la notte fra il 3 e 4 gennaio del 1973 ha ostruito il corso del Torrente Bonamico. All'origine il lago aveva una capacità di 7.000.000 di metri cubi, ma il 4 febbraio del 1973 una forte ondata di piena ne ridusse drasticamente la capacità. Il suo nome deriva dal vicino monastero (oggi in rovina) risalente al X secolo e dedicato, appunto, a San Costantino.
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Il Lago Votturino si trova nei pressi del villaggio turistico di Silvana Mansio, nel Comune di Serra Pedace. Progettato nel 64 65 e costruito nel periodo 70 73. A differenza degli altri laghi artificiali silani, realizzati per la produzione di energia elettrica, il lago Votturino venne creato per esigenze legate all'agricoltura, come bacino di irrigazione di molte aree silane, tra cui la vasta piana di Torre Garga a sud, una delle principali piane per la produzione della patata della Sila, e del comprensorio Righio-Sculca-Croce di Magara a nord dell'invaso.
Utilizzato solo per un ventennio circa, ad oggi l'invaso è stato svuotato, in quanto sono venute meno le condizioni dell'utilizzo per la quale venne costruito, anche se in ambito amministrativo regionale continui a veleggiare l'idea di un nuovo riempimento dell'invaso, e caratterizzarlo ad altri usi oltre che per la semplice irrigazione.
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Il lago Arvo è il secondo in grandezza dopo il Lago Cecita, è un lago artificiale che si trova nella provincia di Cosenza, fra i monti Melillo e Cardoneto, a ridosso del comune di San Giovanni in Fiore. È in comunicazione con il lago Ampollino attraverso una condotta forzata in galleria e per le sue caratteristiche si presta bene a gare di canottaggio. Venne realizzato in un'area paludosa, mediante sbarramento tramite diga in terra compatta ed è unica nel suo genere in Calabria, in quanto realizzata non in cemento armato e calcestruzzo, ma in argilla e terra compatta. All'epoca della sua realizzazione (fu completata nel 1932) era la più lunga e grande diga costruita in Italia. Il progetto della diga, completamente innovatore per quell'epoca, poté essere attuato grazie alle caratteristiche del bacino idrico, meno ripido rispetto agli altri bacini silani, e quindi esercitante una minor pressione sulla diga stessa. La diga e tutto il suo complesso vennero inaugurati dai principi Umberto di Savoia e Maria José nel 1932. Nelle sue acque vivono trote, persici reali, anguille, cavedani, tinche ed è possibile avvistare, tutte le stagioni dell'anno, il Gabbiano reale, che risale dalle marine fino al cuore della Sila, attraverso le valli dei fiumi. Altri uccelli frequenti sono lo Svasso maggiore, il Germano reale, la Folaga, l'Airone cenerino e pur se di rado, durante i periodi migratori, sono stati avvistati anche il Falco pescatore e il Cavaliere d'Italia. Nei vasti boschi circostanti al lago vivono il Lupo, il Capriolo, il Cinghiale, la Martora, il Tasso, la Volpe, la Faina, il Picchio nero, la Poiana, l'Astore e tante altre diverse specie tipiche dell'ambiente silano. Le prime testimonianze umane in Sila risalgono all’homo erectus e sono state individuate proprio sulle sponde di questo lago.